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Società Operaia di Mutuo Soccorso - Menzione di Merito

Le società di questo tipo nacquero per fare fronte ai bisogni di assistenza e di previdenza manifestatisi nel nuovo contesto sociale che si andava affermando nel corso dell'Ottocento.
Con il pagamento di una modica quota mensile, garantivano sussidi in caso di malattia, di invalidità o di morte a chi si trovava in una situazione di bisogno. All'epoca non esisteva alcuna forma di servizio sanitario, come non esisteva la pensione. La prima legge che le ha regolamentate è stata emanata da Re Umberto I il 15 aprile 1886. La norma consta di dodici articoli che regolamentano il sussidio in caso di malattia, l'aiuto alla famiglie dei soci defunti, l'educazione, l'acquisto degli attrezzi.
 
A Castellammare del Golfo la Società Operaia di Mutuo Soccorso vide la luce nel 1882, dalle ceneri di altra Società di Mutuo Soccorso coinvolta in problemi politici, amministrativi e regolamentari, tipici del periodo postunitario. Al 31/12/1885 già contava 179 soci e un patrimonio sociale di 2.771 lire. Oggi conta circa 250 associati e un discreto patrimonio
immobiliare.
Quando la mutualità ha ceduto il passo alla solidarietà, per effetto dell’industrializzazione post bellica, la società intraprese una delle attività destinate a farne la storia: la gestione della Cappella Gentilizia presso il Cimitero Comunale, realizzata nel 1954 dai soci, che può accogliere i resti mortali di 500 associati e familiari. E’ in corso, inoltre, l’ampliamento per la
realizzazione di altri 360 posti.
Da sempre molto sensibile ai mutamenti della società reale e con un amore spiccato nei confronti del territorio si è sempre distinta in attività sociali e di recupero di tradizioni, usi, costumi, mestieri e attività artigianali della nostra terra. Pur rimanendo con i piedi ben saldi nel presente, la loro opera di ricerca e valorizzazione del passato rappresenta un pezzo
fondamentale della nostra cultura.
Attraverso la pubblicazione di diversi testi ha contribuito a proteggere la memoria storica della nostra città. Tra queste pubblicazioni ricordiamo: “Con i piedi nell’acqua e la testa tra le nuvole”, un reportage fotografico che ci riporta indietro di circa un secolo, “Qui stiamo tutti bene così spero di te …” che ci racconta l’emigrazione e l’attaccamento alla terra natia.
Ricordiamo, inoltre, “Il prima e il dopo”, un catalogo di volti, di luoghi e di sensazioni di un passato vissuto anche con un po di nostalgia. La raccolta dal titolo “Appena ieri” ci trascina tra le arti e i mestieri di una volta, molti dei quali non più esercitati, catturate attraverso fotografie che possono essere definite storiche. Svariati altri interventi e attività hanno visto
l’Organizzazione sempre presente e disponibile per il bene della città.

 


Motivazione della commissione

Da sempre sensibile ai bisogni degli associati, ha dimostrato un notevole attaccamento storico e culturale al territorio. Le attività poste in essere hanno mirato alla cultura della memoria e al recupero di tradizioni, mestieri e attività della nostra terra. La Città di Castellammare del Golfo le rende merito.

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